ACAD

-Associazione Contro gli Abusi in Divisa – ONLUS –

Bologna: Presentazione ACAD e Stop al Panico

ACAD – Associazione Contro gli Abusi in Divisa – ONLUS è un’associazione che si prefigge di assistere tutti coloro che sono stati vittima di abuso da parte delle forze dell’ordine e di denunciare questi ultimi affinché non restino impuniti. Si occupa inoltre di dar vita ad un osservatorio operativo atto a monitorare e contrastare la situazione di tali abusi.
L’associazione di Mutuo Soccorso per il Diritto di Espressione si prefigge di aiutare e sostenere le spese economiche di tutti coloro che hanno processi in corso per aver fatto parte di movimenti, di occupazioni o per essersi trovati a scontrarsi con le forze dell’ordine. Ci presenteranno il vademecum Stop al Panico! : “una ricognizione ragionata nelle trame del processo penale pensata per chi prende parte a manifestazioni di piazza e movimenti dal basso”.
Sarà una giornata a cui tutti noi isolan* teniamo moltissimo perché in questo momento storico è fondamentale essere consapevoli di quali siano i nostri diritti, come ci dobbiamo comportare di fronte alle forze dell’ordine, cosa costituisce reato e cosa no. È altrettanto importante conoscere e ricordare tutti coloro che hanno trovato la morte, gravi menomazioni e danni fisici e psicologici per mano del braccio armato dello stato ed essere consapevoli della portata di questo triste fenomeno.
Vi aspettiamo numerosi!

mercoledì 12 giugno dalle ore 18:00
Laboratorio L’Isola
via del Terrapieno, 22/B, 40127 Bologna

La società del controllo – Sherwood Festival 2019

Sicurezza, repressione e abusi

lunedì 24 giugno
ore 21:00
Sherwood Books & Media
Sherwood Festival

Intervengono:
Elena Guerra, sorella di Mauro Guerra, il 32enne di Carmignano di Sant’Urbano, ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere per difendere un collega, aggredito dal giovane nel tentativo di sottrarsi ad un TSO (trattamento sanitario obbligatorio)
Natalia Fuccia (Associazione Contro gli Abusi in Divisa – Onlus – ACAD)
Riccardo Bucci (Avvocato dell’associazione Alterego)

Presentano:
Irene Sandri (Collettivo SPAM)
Davide Drago (Radio Sherwood)

Siamo proprio sicuri che più polizia equivalga a più sicurezza?
Abbiamo pensato a quest’incontro proprio per confutare questa associazione tanto in voga in questi anni.
Dal Daspo come strumento di esclusione dagli stadi e dalle nostre città; dalla legittimità dei fermi e degli arresti; dal TSO alla violazione dei diritti; fino ad una riflessione sulla gestione repressiva dell’ordine pubblico.
Attraversando tutti questi punti vi accompagneremo nella riflessione su quelli che, a tutti gli effetti, possono considerarsi abusi di Stato.

Presentazione: La rabbia sul fondo/VLAD

Giovedi 30 maggio dalle 21:30 a Strike spa Roma presenteremo insieme all’autore la graphic novel “La rabbia sul fondo” di Daniele De Sando in arte The Sando e “V.L.A.D. Vademecum Legale contro gli Abusi in Divisa” insieme alle associazioni ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa – Onlus e Alterego – Fabbrica dei diritti
Cena dalle 21:00 a cura di  Strakitchen Strikespa

La Rabbia sul Fondo: un titolo che apre un orizzonte su una riflessione che solo in profondità deve dirigersi. De Sando lo fa. Con una straordinaria economia di parole, Daniele rende empatico il.dolore del protagonista.
Non ci racconta il livido, ma la realtà del dolore che l’ha provocato.

Vlad, prova a ricostruire la normativa che riguarda identificazioni, perquisizioni, misure preventive e cautelari, all’interno del Vademecum trova spazio anche lo studio delle forme di auto-organizzazione. Perché tra gli strumenti di lotta oltre alla conoscenza dei nostri diritti deve trovar posto la conoscenza delle strutture che possiamo costruire e per mezzo delle quali possiamo difenderci sia da un punto di vista organizzativo (collettivi, associazioni e cooperative) sia da un punto di vista della comunicazione della lotta (social-media e giornalismo).
http://www.abusivlad.it/
———————————————————————————-
Dal 23 aprile Strike è sotto sgombero: insieme a altre 23 occupazioni abitative e non, è uno degli spazi liberati che vogliono cancellare da Roma. Non faremo un passo indietro per difendere questo spazio, perché sappiamo che è la nostra libertà a essere in gioco: la libertà di esprimerci, la libertà di creare conflitto, la libertà di immaginare una città diversa.
A voi chiediamo di continuare ad attraversare Strike e le sue iniziative con la consapevolezza che facendolo, state difendendo un luogo di Resistenza che è anche vostro.

✗ Iscriviti al canale Telegram “Centro Sociale Strike Casalbertone” per sapere quello che succede ✗

#StrikeNonSiTocca
#BeReadyForNoSgomberi

Strike Spazio Pubblico Autogestito Antifascista, Antirazzista, Antisessista

Presidio DEL Maggio

Sabato 25/5/19 dalle 14:30 sotto la casa circondariale di Viterbo
In solidarietà ai detenuti e ai loro familiari, perché parlare di carcere è sempre più necessario, per non lasciare sola/o nessuna/o, né dentro, né fuori.
Vi invitiamo tutte e tutti a portare il vostro contributo con musica, lettere e voci.
Noi porteremo casse e microfono per trasportare le nostre parole oltre le mura del mammagialla.

🚞-Dove
Strada Statale, Str. Santissimo Salvatore, 14/B, Viterbo.
🚗-Come arrivare in auto
dalla città di Viterbo percorrendo la Via Teverina verso verso Celleno – Bagnoreggio.
🚌-Con i mezzi
linea 5 Francigena trasporti città di Viterbo, 4 corse al giorno – 2 con destinazione Viterbo, 2 con destinazione Grotte, O, cotral via Diaz a 3 minuti da stazione p. Romana per Farnese o Bagnoreggio, scendi dopo 5 fermate Prvle Teverina e 3 km a piedi.

“Anche se voi vi credete assolti, siete per sempre coinvolti”

🔴Perché Viterbo?

Al Mamma gialla, secondo quanto scritto nelle lettere di seguito riportate, si sono consumati pestaggi e torture:

(Riportiamo stralci di lettere dei detenuti inviate a Patrizio Gonnella presidente di Antigone e pubblicate sul Manifesto).

“Mi hanno tenuto in mutande di inverno per giorni in una ‘cella liscia’ e sono stato preso a pugni, ho la testa piena di cicatrici”. “Hanno tre squadrette solo per menare i detenuti”. “Se dico qualcosa qua mi menano”. “Sempre più torno a convincermi di trovarmi in un mondo infernale. Si ricevono umiliazioni da parte delle guardie quando nelle perquisizioni che effettuano settimanalmente lasciano la tua cella sottosopra. La divisa che indossano dà loro un potere, non dà loro nessun onore e possono quindi infierire sul detenuto, come e quando vogliono, renderlo indifeso. Sono diverse le storie di percosse che han subito alcuni detenuti della mia stessa sezione e rimangono celate nel silenzio. Qui si vive con la paura individuale, il buio, gli incubi. Per ora ancora sopravvivo, ma quando uscirò da questa struttura lotterò perché la verità esca fuori”.
E ancora: “Sono stato malmenato dalle guardie, picchiato forte da farmi perdere la vista all’occhio destro. Un trauma alla testa per le pizze e i pugni che ho preso senza motivo, perché ho chiesto più volte all’appuntato di poter andare a scuola e le guardie mi rispondono: ‘A scuola non ci vai’. Io gli rispondo: ‘Fate i mafiosi con me senza motivo’. Passano quattro o cinque minuti e mi vengono ad aprire la cella. Mi portano per le scale centrali e lì hanno cominciato a picchiarmi forte tra calci, schiaffi, pugni e sono intervenuti altri con il viso coperto. Erano otto o nove. Mentre mi menavano dicevano: ‘Noi lavoriamo per lo stato italiano, negro di merda. Perché non torni al paese tuo?’”.

Presentazione Vademecum Legale contro gli Abusi in Divisa a Torino

Cucchi, Uva, Aldrovandi, Magherini sono cognomi che ultimamente sono emersi agli occhi dell’opinione pubblica attraverso le rubriche di cronaca nera. In comune hanno il fatto di essere stati ammazzati per mano di persone che indossavano una divisa; ma hanno in comune soprattutto il fatto di essere anomalie, nomi fuoriusciti da un sistema repressivo e di controllo che miete vittime invisibili e produce tortura: rappresentano la punta di un iceberg che non riusciamo a vedere ma che tuttavia ci riguarda tutti e tutte. Anche a Torino ultimamente si è manifestata in maniera palese la violenza poliziesca al fine di soffocare le voci di dissenso e di lotta. Sospensione dei diritti e stato di polizia sono la realtà che stiamo assaporando negli ultimi mesi.
Il grado di arbitrarietà nello svolgimento delle funzioni di ordine pubblico è elevato e diverse sono le criticità legate ai meccanismi organizzativi di pubblica sicurezza.
Giovedì 16 maggio presenteremo V.L.A.D, un vademecum che raccoglie consigli e saperi inerenti i diritti da far valere in caso si abbia a che fare con le forze dell’ordine. Sarà occasione di conoscenza e inoltre si terrà un dibattito con l’autore del progetto: Riccardo Bucci.
Chiunque volesse può già da adesso leggere VLAD online al seguente indirizzo: http://www.abusivlad.it/index.php/vademecum
********
A seguire, in serata, festa presso Aula C1 Autogestita – Campus Invaders:
NO-GENTRY FEST!
–> https://www.facebook.com/events/708335049583301/

Presentazione Del Libro ‘Soli Soli. Morire A Regina Coeli’

Sabato 11 maggio 2019 CSO Ricomincio dal Faro

Ore 19 – Proiezione del documentario ‘Il ragazzo che lottava per i marciapiedi’ di Giancarlo Castelli

Ore 19.30 – Presentazione del libro ‘Soli Soli. Morire a Regina Coeli’ di Rossella Scarponi
Interverranno:
L’Autrice
Avv. Paola Bevere – Associazione Antigone
Checchino Antonini – ACAD (Associazione Contro gli Abusi in Divisa)

A seguire letture dal libro

Dopo la presentazione Serata benefit a sostegno di A.C.A.D. (associazione contro gli abusi in divisa) http://www.acaditalia.it

Si alterneranno sul palco durante la serata

Nice Guys
(Rock’n’Roll dai castelli romani)

Tacita
(Rock gang da Roma)
http://tacita.rocks/

The Bone Machine
(Wild,dirty and psychotic Rock’n’roll)
http://www.thebonemachine1.bandcamp.com/

Tullamore
(Celtic punk dalla palude)
http://tullamorecelticpunk.bandcamp.com/

Il concerto inizierà alle 22:00

Sottoscrizione 5€