ATTENZIONE
Un ragazzo di 32 anni è morto a Cagliari durante un fermo di polizia quest’oggi all’alba.
Stiamo cercando di chiarire cosa sia successo attraverso i nostri contatti.
Chiunque avesse informazioni utili ci scriva ed anche chi potrebbe trovarne vivendo in loco.
E’ indispensabile agire in fretta in questi casi.
Fonte: www.sardiniapost.it/cronaca/muore-allalba-viale-santavendrace-inutili-soccorsi-dinamica-chiarire/
Seguiranno aggiornamenti
Aggiornamento ore 16:30
MATTIA SAU è il nome del ragazzo di 32 anni morto questa mattina tra le 5:30 e le 6:30 durante un fermo di polizia a Cagliari in viale sant’ Avendrace, il ragazzo è di Iglesias, Italy, cittadina vicina. Domani verrà effettuata l’ autopsia ed è assolutamente necessario aiutare la famiglia con la nomina di consulenti di parte fidati.
Chiunque abbia notizie della storia di Mattia ci contatti con la massima urgenza anche attraverso il numero verde 800588605.
Sono utili segnalazioni anche a Chi l’ha visto?
GRAZIE
01.12.2018
Aggiornamento ore 00.20
Una grossa rete di solidarietà si è mossa in tutta Italia per contattare la famiglia, per fare indagini, per organizzare il supporto legale, per andare sul posto.
Chi ha commesso tutto questo dormirà male stanotte sentendo il fiato sul collo di una solidarietà popolare organizzata e forte.
Rinnoviamo l’appello a contattarci per segnalare qualsiasi informazione sulla morte di Mattia.
Aggiornamento ore 13.40
Prosegue da stamattina l’autopsia sul corpo di Mattia Sau. L’esame è stato disposto dalla Procura di Cagliari per accertare le cause del decesso.




Diffondiamo e sottoscriviamo l’appello ad essere presenti domani 21 NOVEMBRE al TRIBUNALE di IMPERIA.
Ieri sera Acad l’Associazione contro gli Abusi in Divisa è stata vittima di un abuso da parte delle forze di polizia. Alcuni nostri attivisti e attiviste di Roma, in procinto di affiggere uno striscione di solidarietà e denuncia rispetto alla sentenza della Cassazione sull’omicidio di Riccardo Magherini, sono stati fermati e circondati da una decina di Volanti e da un blindato in zona Colosseo per essere successivamente tradotti nel vicino commissariato “Viminale”. Quattro ore di fermo per non aver fatto nulla, in quanto al momento del controllo non era stato aperto nessuno striscione e già gli attivisti avevano consegnato spontaneamente i documenti spiegando il motivo della loro presenza. Durante la permanenza in commissariato sono state perquisite le macchine e sequestrati uno striscione, un gruppo elettrogeno e un proiettore di proprietà di un attivista. Inoltre due attivisti sono stati tradotti con due volanti, senza alcun motivo visto che già era stata accertata la loro identità, al centro di identificazione di Torcervara per il fotosegnalamento in quanto organizzatori della manifestazione.