ACAD

-Associazione Contro gli Abusi in Divisa – ONLUS –

AGGIORNAMENTO PROCESSO: I FATTI DI SANTA MARIA CAPUA VETERE

Come Acad parte civile costituita, ieri, abbiamo rassegnato le conclusioni in udienza preliminare nel processo in corso all’aula bunker di Santa Maria Capua Vetere chiedendo che tutti gli imputati siano rinviati a giudizio per tutti i capi di imputazione contestati. Tortura, lesioni, violenze brutali e ancora depistaggi e coperture; tutte condotte che rompono il patto sociale tra i cittadini e lo Stato quando l’uso della forza in monopolio alle forze dell’ordine viene abusato in una fase, quella delle esecuzione della pena in carcere, dove le facoltà di difesa e reazione sono già minime.

C’è sempre bisogno di un processo penale per accertare le responsabilità soggettive, materiali e gerarchiche; in questo caso c’è bisogno di un processo pubblico e partecipato dalla società civile per ristabilire l’equità e la giustizia anche in carcere. L’ udienza preliminare proseguirà ogni martedì fino a metà giugno quando come richiesto anche dalla Procura Sammaritana il Giudice per le indagini preliminari dovrà decidere sul rinviare a giudizio gli imputati.

Aggiornamento Processo Santa Maria Capua Vetere

Si è tenuto ieri, 3 febbraio 2022, il seguito dell’udienza preliminare davanti al Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il processo a carico di dirigenti del Dap e Agenti della Polizia penitenziaria per le violenze avvenute in carcere nell’aprile del 2020.
Dopo numerose udienze, il Giudice ha sciolto la riserva in relazione all’ammissione delle parti civili, detenuti ed enti che ne hanno fatto richiesta.
Con un lungo provvedimento, Acad, insieme ad altre associazioni, è stata ammessa come parte civile nel processo per poter affiancare e sostenere le difese dei detenuti in un processo che sarà certamente lungo e complesso.

Aggiornamento processo Santa Maria Capua Vetere

Si è svolta ieri nell’ aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere il prosieguo dell’udienza preliminare per le violenze ai danni dei detenuti avvenute durante il lockdown 2020.
Altre persone offese hanno depositato nuove costituzioni di parte civile e sono emersi i primi contrasti sulle legittimazioni delle associazioni in difesa dei diritti civili come ACAD ad essere presenti nel processo.
Il Gip ha ribadito la riserva e rinviato la decisione sulla legittimazione delle costituzioni di parte civile delle persone offese alla prossima udienza fissata per il 25 gennaio 2022.

Acad sostiene le vittime di abusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

Nel mese di marzo 2020, a seguito della diffusione del virus SARS-Cov-2, in tutte le carceri italiane vengono sospesi i colloqui con i familiari ed i detenuti si sentono, se possibile, ancor di più in gabbia.
La paura del contagio e l’assenza di qualunque forma di tutela sanitaria motivano in brevissimo tempo proteste e rivolte nelle carceri di tutta Italia.
Il 5 aprile 2020 arriva la segnalazione di un caso di positività tra i detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta e i detenuti chiedono dispositivi di protezione e distanziamento.
Ed invece, tra il 7 e l’8 aprile 2020 cominciano ad emergere inquietanti avvisaglie di violenze avvenute nel penitenziario a danno degli stessi detenuti. La situazione appare da subito molto grave, si parla di una vera e propria mattanza. Solo nel giugno 2021 piu di 100 agenti della Polizia Penitenziaria ed i vertici della Casa circondariale verranno accusati ufficialmente di torture e maltrattamenti nei confronti dei cittadini reclusi.
Acad, da sempre impegnata contro ogni abuso di potere, per l’ introduzione dei numeri identificativi per le forze dell’ordine e nell’iter di approvazione del reato di tortura, segue, monitora e sostiene i familiari e le vittime di abusi da parte delle forze dell’ordine avvenuti nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere durante l’emergenza da COVID-19.

Per info, leggi qui:

La nostra intervista: