ACAD

-Associazione Contro gli Abusi in Divisa – ONLUS –

Roma: Processo per l’omicidio di Stefano Cucchi

Dal presidio di Piazzale Clodio, l’Avv. Riccardo Bucci ci aggiorna di quanto è avvenuto nell’aula di udienza della Corte d’Assise di Roma e della solidarietà che centinaia di giovani hanno voluto portare alla famiglia di Stefano Cucchi, in occasione della riapertura del processo per la sua morte.
Continueremo con gli aggiornamenti.

Ascolta su: http://radiosonar.net/roma-processo-per-lomicidio-di-stefano-cucchi/

Presidio solidale al processo Cucchi-Bis

Presidio solidale al processo Cucchi-Bis.
La Pelle di Stefano è la pelle di tutti noi.
Giovedi 27 settembre, ore 9:30, Tribunale Penale di Roma, Piazzale Clodio.

9 anni fa moriva Stefano Cucchi. Da allora, la verità su quei maledetti sette giorni ancora non è emersa. Dopo un primo lungo processo, conclusosi con un nulla di fatto e l’assoluzione degli appartenenti alla polizia penitenziaria e dei medici indagati, un nuovo procedimento penale, denominato Cucchi-bis, sta cercando di fare luce sugli elementi, vecchi e nuovi, mai o non del tutto analizzati.
Cinque Carabinieri, gli stessi che incontrarono Stefano quella notte, si trovano oggi ad essere indagati. Dopo la prima parte di udienze, in cui si è svolto l’esame dei testimoni dell’accusa, il 27 Settembre 2018 inizieranno le deposizioni dei testimoni, chiamati dalla difesa dei cinque Carabinieri indagati. Un momento fondamentale per il futuro di questa storia si sta svolgendo, pertanto, tra le mura del Tribunale Penale di Piazzale Clodio.
Il pratone della Sapienza, gremito in maniera irraccontabile, ha sancito una presa di posizione di questa città: le vicende di Stefano non sono esclusivamente un fatto di cronaca e una città umana e solidale si è stretta nella commozione e nella rabbia guardando il film “Sulla mia pelle”, che tanto ha fatto arrabbiare i sindacati di polizia.
Ma non ci fermiamo qui, quella spinta popolare della proiezione del 14 Settembre va riportata nelle piazze per mostrare la vicinanza alla famiglia di Stefano, che nonostante gli innumerevoli attacchi, combatte ancora con le unghie e con i denti.
Perché siamo stanchi degli abusi di chi indossa una divisa.
Perché ne abbiamo abbastanza di una parte di magistratura silente e complice.
Perché la pelle di Stefano, in fin dei conti, è la pelle di tutti noi.

Giovedì 27 Settembre, ore 9:30 Piazzale Clodio.
Per Stefano e per tutti coloro che non sono stati raccontati.
Esserci, ora più che mai.

Sapienza Clandestina
ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa – Onlus
Alterego – Fabbrica dei diritti

Aggiornamento processo Traore da Palmi

Il processo è stato rinviato al 16.01.2019 a causa dello sciopero degli avvocati indetto dall’Unione delle Camere Penali Italiane per protestare contro la mancata attuazione della riforma penitenziaria.
ACAD ha garantito la sua presenza fuori e dentro il Tribunale chiedendo ancora, insieme alle realtà solidali, verità e giustizia per Sekine!

Dal corteo del primo maggio rilanciamo il presidio per Sekine Traore

Oggi siamo stati in strada a Reggio Calabria insieme ai braccianti della piana di Gioia Tauro ed alle/agli abitanti della Tendopoli di San Ferdinando.
La stessa Tendopoli dove nel 2016 un carabinieri ha ucciso Sekine Traore e dove questo inverno un incendio doloso ha ucciso Becky Moses.
Domani alle 9 a Palmi è prevista la prima udienza del processo con imputato il carabiniere che ha sparato Sekine.
Noi saremo li.

Processo Traore: il 2 maggio la prima udienza a Palmi

Mercoledì 2 maggio, presso il Tribunale di Palmi, inizierà il processo per l’omicidio di Sekine Traorè, ucciso l’8 giugno 2016 nella Tendopoli di San Ferdinando, nel corso di un intervento dei Carabinieri. In quell’occasione, dopo una lite nella tenda adibita a bar, alcuni migranti avevano richiesto un intervento dei carabinieri per tranquillizzare un ragazzo.
Arrivarono sul posto 3 diverse pattuglie, 2 dei carabinieri ed una della polizia, per un totale di 6 agenti.
Nonostante la palese superiorità numerica (6 contro 1) Sekine venne ucciso con un colpo di pistola all’addome sparato da un carabiniere.
Dopo il rinvio a giudizio del carabiniere per eccesso colposo di legittima difesa, disposto un seguito all’udienza preliminare del 30 novembre scorso, mercoledì 2 maggio si terrà la prima udienza davanti al tribunale in composizione monocratica.
Il processo ha visto anche il riconoscimento di ACAD come parte civile.
Per mercoledì 2 maggio dunque saremo davanti al tribunale di Palmi per pretendere ancora verità e giustizia per Sekine Traore e per tutte le vittime di abusi da parte delle forze dell’ordine.
Sekine era un bracciante agricolo che aveva lasciato il suo paese in cerca di un futuro e che è finito ammazzato da un carabiniere in un ghetto di stato.
Per questi motivi il primo maggio saremo in piazza a Reggio Calabria insieme ai braccianti delle campagne del Sud e per le stesse ragioni ci appelliamo a tutte le realtà sensibili al tema e a tutte le realtà che operano nella piana al fianco dei braccianti, a partecipare al presidio previsto per le ore 9 del 2 maggio davanti al Tribunale di Palmi, in contemporanea alla prima udienza del processo.

ACAD – Associazione Contro gli Abusi in Divisa ONLUS

Adesioni (in aggiornamento):
Sportello Legale Autogestito – Lamezia Terme
Progetto Diritti
CoSMi (Comitato Solidarietà Migranti) – Reggio Calabria
CSC Nuvola Rossa – Villa San Giovanni
Campagna LasciateCIEntrare
La Kasbah – Cosenza
Potere al Popolo! – Calabria
Coordinamento Lavoratori Agricoli USB
Confederazione USB – Calabria
SOS Rosarno
Collettivo Autogestito Casarossa40 – Lamezia Terme
Associazione Culturale Cotroneinforma – Cotronei
Fuorimercato, autogestione in movimento
Diritti a Sud – Nardò
Sfruttazero

SENTENZA DE MICHIEL

Oggi, 20 dicembre 2017, a dieci giorni dalla prescrizione, è stata emessa la sentenza per il processo De Michiel.
TUTTI GLI AGENTI coinvolti nel processo sono stati CONDANNATI a 3 anni e 3 mesi, ad eccezione di uno di questi, identificato come autore del violentissimo calcio contro Tommaso, che ha ricevuto una condanna a 3 anni e 6 mesi.
Tutta la famiglia è stata invece assolta da tutte le accuse ricevute.
Finalmente, dopo quasi nove anni, un tribunale ha dimostrato la colpevolezza degli agenti, confermando il racconto dei ragazzi.
Ciò che è successo quella notte è stato un Abuso di polizia!
Tra novanta giorni verranno presentate le motivazioni della sentenza.