ACAD

-Associazione Contro gli Abusi in Divisa – ONLUS –

Da Ilaria e Lucia gesto di verità e umanità

ACAD (Associazione contro gli abusi in divisa) è, senza se e senza ma, al fianco di Ilaria Cucchi e Lucia Uva che hanno avuto ancora una volta il coraggio di denunciare senza paura il fenomeno degli abusi in divisa partendo dalla loro storia personale, rompendo opacità e silenzi complici.
Il vero scandalo è che le persone ritratte in quelle fotografie, peraltro già pubbliche e a disposizione di tutti sui social network, siano ancora al servizio dello Stato dopo quanto già sia stato appurato sul loro comportamento e sulla loro condotta.
Le denunce e le minacce, che in questo momento arrivano a Ilaria, non sono nulla in confronto alla solidarietà dilagante che si sta già esprimendo in queste ore e che chiediamo a tutte e tutti di esprimere con ancora più forza. Abbiamo sempre creduto che il primo complice delle violenze e degli abusi sia il silenzio, velo pesante che spesso cade su queste storie, coprendole e facendo scomparire i volti e i sorrisi delle vittime.
Qualsiasi gesto che rompa questo silenzio è un atto di verità, di giustizia sociale, di umanità.
Qualsiasi gesto in questa direzione grida “mai più”.
#iostoconilaria #iostoconlucia #bastaabusi

ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa

Processo Uva: aggiornamento 8 giugno

AGGIORNAMENTO PROCESSO UVA:
Stamani i periti che dovevano deporre non si sono presentati quindi è stato tutto rimandato al 7 luglio.
Hanno ascoltato brevemente la dott.ssa Vignali per la consulenza tossicologica, la quale ha confermato che l’esame fatto sul corpo di Uva era negativo alle droghe mentre era positivo all’alcol.
Le prossime udienze saranno così organizzate:
– 12 giugno (verrá ascoltata la parte civile, la famiglia Uva)
– 3 luglio (testimoni della difesa)
– 7 luglio (periti che non sono stati ascoltati oggi)
– 17 Luglio (testimoni e consulenti richiesti dal PM)
VERITÁ GIUSTIZIA PER GIUSEPPE UVA!

Aggiornamento processo Uva 14 novembre

La seconda udienza del processo Uva è terminata da poco. Nella prossima udienza del 28 novembre verrà ascoltato finalmente Alberto Biggiogero, l’amico di Giuseppe Uva che era con lui in caserma dopo l’arresto e che ha sentito Giuseppe gridare a tal punto di ritenere opportuno chiamare un’ambulanza. Ambulanza che non arriverà mai perchè il 118 invece che inviarla chiama la caserma per chiedere conferma ma la conferma non arriva… Come poi sia andata a finire lo sappiamo tutti, Giuseppe Uva non ne è uscito vivo.
Chiunque può venga in aula il 28 sarà un’udienza importantissima!