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-Associazione Contro gli Abusi in Divisa – ONLUS –

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Aggiornamento processo Traore

Si è tenuta ieri presso il Tribunale di Palmi una nuova udienza del processo per la morte di Sekine Traore, ucciso da un carabiniere nella tendopoli di San Ferdinando nel giugno 2016.
Anche l’udienza di ieri è stata principalmente incentrata sull’esame dei testimoni dell’accusa, ovvero un carabiniere presente al momento dei fatti ed un poliziotto della scientifica intervenuto successivamente per i rilievi.
Il carabiniere ha sostanzialmente confermato quanto già dichiarato in sede di sommarie informazioni, confermando la colluttazione, l’accoltellamento e di conseguenza lo sparo. Il poliziotto della scientifica ha invece illustrato i rilevi effettuati nella tenda e sui reperti rinvenuti, tra i quali il coltello presumibilmente utilizzato per l’aggressione al carabiniere, rilevando però l’assenza di sangue sullo stesso.
Il processo è stato rinviato al 28.01.22, alle ore 15.30, per l’esame dell’ultimo agente operante e dei due medici legali che hanno effettuato l’autopsia sul corpo di Sekine.

LANCIO del singolo POLIZIA degli AtropinaClan

Siamo contenti ed emozionati nel lanciare il nuovo video del terzo singolo “Polizia” estratto dall’album “Essere Umani” degli AtropinaClan, uscito ad aprile 2019 in occasione dei vent’anni di carriera.
Gli Atropina, che sono grandi amici e sostenitori della nostra associazione, sono una Band Punk/Rock Valsusina, nati in un territorio di resistenza, conoscono molto bene il tema degli abusi delle forze dell’ordine.
Il video (regia di Andrea Pia) che si apre con una carrellata di notizie riguardanti la Malapolizia racconta proprio questo.
Racconta che nonostante tutto, nonostante le botte, gli abusi, la repressione e l’ingiustizia, i valsususini sono ancora in prima linea.
E continueranno a difendere la loro terra, a manifestare per quello in cui credono, ed a combattere e denunciare ogni abuso subìto, visto, ascoltato. E noi saremo con loro. Sempre
 

Aggiornamento Processo Traore: udienza del 00.04.2021

Si è appena conclusa una nuova udienza del processo per la morte di Sekine Traore, avvenuta l’8 giugno 2016 nella Tendopoli di San Ferdinando.
In data odierna è stato ascoltato un solo teste, un carabiniere, rispetto ai tre citati per oggi.
Sostanzialmente conferma quanto dichiarato in seguito all’intervento, la versione, dunque, del colpo sparato dopo l’aggressione, anche se dichiara di non avrer assistito all’esplosione del colpo e di non essersi reso contro nell’immediato di ciò che stava accadendo.
La prossima udienza è stata fissata per l’11 giugno alle ore 14:30 per ascoltare gli altri due carabinieri e i due poliziotti.

Aggiornamenti processo Traore

Si è tenuta oggi a Palmi (RC) una nuova udienza del processo per la morte di Sekine Traore, ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere durante un intervento nella tendopoli di San Ferdinando nel giugno 2016.
L’udienza si è aperta con nuove eccezioni della difesa dell’imputato riguardo alle costituzioni delle parti civili già ammesse (ovvero ACAD, fratello e sorella di Sekine) nonché dalle eccezioni sulla carenza di legittimazione passiva del Ministero della Difesa quale responsabile civile avanzate dall’Avvocatura dello Stato.
Per la terza volta dall’inizio del processo ci siamo dovuti difendere dai tentativi di estromissione ed anche oggi il Tribunale ha confermato la piena legittimazione di ACAD a stare in giudizio, rigettando tutte le eccezioni della difesa dell’imputato e dell’Avvocatura dello Stato.
Superata definitivamente la fase delle questioni preliminari, il processo è entrato nel vivo con l’esame di due testimoni appartenenti all’arma dei carabinieri.
Prossima udienza il 09/04/21 con l’esame di altri tre testi.

Processo UVA: la Corte Europea dei Diritti Umani ha dichiarato ammissibile il ricorso

“Un calvario durato 13 anni”
Così Lucia Uva, sorella di Giuseppe Uva morto il 14 giugno 2008 dopo un fermo dei Carabinieri a Varese, ci dà la notizia: La Corte Europea dei Diritti Umani ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato da Fabio Ambrosetti, Stefano Marcolini e Fabio Matera, i legali di Lucia Uva, per le seguenti motivazioni:
– Lo Stato italiano non si è adoperato a sufficienza per accertare i fatti perché la lunghezza del processo e l’imperizia delle indagini, non avrebbero consentito al raggiungimento della verità.
– Giuseppe Uva è stato sottoposto a trattamenti inumani e degradanti e comunque a maltrattamenti sia dal punto di vista psicologico che fisiologico in violazione dell’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti Umani.
– Il legislatore italiano ha introdotto nell’ordinamento il reato di tortura solo nel 2017 e, senza questo colpevole ritardo, l’autorità giudiziaria avrebbe potuto disporre di strumenti più adeguati per la valutazione dei possibili comportamenti delittuosi.
– Nel secondo grado di processo, a carico degli appartenti alle forze dell’ordine ci si è limitati ai verbali di primo grado, senza che i testimoni venissero nuovamente ascoltati, in violazione di una precisa disposizione della stessa Cedu.
Oggi per noi è una domenica di sole.
Ricordiamo che la Cedu tende a dichiarare inammissibile l’80% dei ricorsi presentati.
Abbiamo sentito l’avvocato Fabio Ambrosetti, soddisfatto e di poche parole:
“Speriamo di trovare un giudice a Strasburgo”.
Il suo commento ironico lascia intendere che qualcosa in Italia non abbia ben funzionato.
Ancora una volta a fianco di Lucia e di tutta la famiglia Uva in questa ennesima battaglia per arrivare alla verità. Ci siamo e ci saremo!
Acad Onlus

L’archivio NCLN supporta ACAD

Scegliere in modo sistemico di supportare o reprimere una fazione politica in base alle proprie simpatie è UN ABUSO DI POTERE.
Il caso dell’assalto al Campidoglio ne è un esempio lampante.
Per questo motivo l’archivio #NCLN supporta ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa – Onlus

Acquistando questo poster (formato superA3, cartoncino) andrai a sostenere con 15€ il lavoro di questa importantissima associazione.

Lo trovi insieme agli altri materiali dell’archivio su: https://www.etsy.com/